Nei Dintorni di Poggio a Caiano

Nella giornata di ieri ho avuto modo di spostare il mio “pellegrinare” nei dintorni di Poggio a Caiano. La mia “missione” era di trovare un collegamento di strade di campagna tra Poggio a Caiano e i dintorni di Seano, evitando la strada statale via Pistoiese. Partendo da Poggio a Caiano, vi consiglio di seguire le indicazioni per l’hotel Hermitage; verso questo albergo la strada tende a salire verso i monti (salite non impegnative) e si perde in una miriade di piccole strade che riescono araggiungere qualsiasi locazione (Carmignano, Seano, ecc.). La vista è veramente piacevole e il paesaggio si alterna di sali-scendi. Ci sono molti bivi in cui si può sempre scegliere, in base al proprio affaticamento, se ritornare a valle o continuare a Salire. Allego alcune foto del paesaggio.

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Percorso Consigliato a tutti, anche se via Ginepraia e via Petraia potrebbero risultare un pò impegnative in salita per i non allenati

..a spasso sopra le Nebbie della piana!

La notte non è ancora finita ed il giorno sta arrivando piano piano sui Monti del Montalbano. L’aria è fredda e immobile e una nebbia leggera si alza lentamente dai campi. Non si odono rumori in lontananza, solo il vento leggero del mattino. Il sottile velo bianco si sposta dalla piana sconfinata, immemore, la foschia notturna sembra fumo della terra, arriva alle case di Comeana, piccolo borgo radicato nei monti, abbarbicato a dominio della piana, lascia piccole gocce di rugiada sui tetti di coppi vecchi, sui muri di pietra, sulle strade, sui covoni di fieno coperti da teloni di plastica.

Intorno alla piana stanno le montagne, immobili, abbracciano i prati che si intravedono tra le prime luci dell’alba, non hanno colore, un lieve bagliore esita alle spalle del monte, è giorno, ma la luce tra lusco e brusco lascia intravedere un mondo di transizione che esiste soltanto tra notte e giorno.

La scena è dominata dai possenti contrafforti del monte: La cima è coperta da nebbie sottili, bloccate sul monte; Il paese è ancora lì che dorme; Solo qualche casa ha la luce accesa all’interno, sono luci fioche, soffuse; così su due piedi non si può dire se le case sono abitate oppure no. Solo sui muri delle case si possono ricordare i tempi che furono. Frasi ironiche, scherzose, ma a volte terribili, sono state scritte con la vernice sulle facciate degli edifici che guardano la piazza. La notte svanisce nella luce incerta del mattino, l’alba è ancora lontana, ma un chiarore pervade il cielo.

Questo è il momento più strano della giornata perché niente è definito, colori, forme, figure… esistono solo ombre, essuna certezza, ma l’attimo dura poco, il giorno è la certezza che arriva, la luce riempie i contorni delle cose, nel giro di poco tempo tutto è ormai formato. L’alba è un momento stupendo in cui tutto è possibile e la realtà non ha ancora preso il sopravvento. Tra le ombre e l’incedere del giorno, ogni attimo è più luminoso del precedente e fantasmi di ricordi, amori perduti, sogni mai sognati affollano la piana sconfinata.

( Giro di Mattina, del 19 Marzo 2011 sul MontalBano)

19 Febbraio – Ritorno “BASE” alla piana

..piccolo giro di ri-assestamento Sabato 19 Febbraio, ottimo per il battesimo della giovane RockRider e per il testing di altri piccoli sistemi (telecamera su casco, ecc.). Sinceramente non pensavo di essere così fuori allenamento….ma dopo un comodo inverno (all’insegna della tavola ) era possibile.

Devo comunque ammettere che il parco dei Renai e le Cascine di Firenze hanno una magia unica sia per ambientazione che per percorso. Ottimi per ricominciare a “farsi il fondoschiena” dopo un comodo riposo invernale. Ritorno tranquillo via scandicci, vingone, ecc.